CEDACRI: RISPOSTE URGENTI SUL FUTURO DEI LAVORATORI

Parma, 04 giugno 2021. I sindacati unitari del credito FABI, FISAC CGIL, UILCA UIL e UNISIN chiedono
risposte urgenti alla “nuova proprietà” di Cedacri e dicono «basta alle incertezze, servono garanzie».
Nonostante i numerosi e formali solleciti delle scorse settimane, infatti, le organizzazioni sindacali (in
raccordo tra tutte le sedi distribuite sul territorio italiano) non sono riuscite ad avere risposte dai vertici del
Gruppo né dalla “proprietà uscente” circa le sorti dei lavoratori a seguito della cessione di Cedacri al
Gruppo ION di Pignataro.
Le rappresentanze dei lavoratori hanno dovuto attendere l’ufficializzazione della chiusura dell’operazione
per avere un interlocutore: ora esigono di ricevere tutte le informazioni e garanzie necessarie, a partire
dall’esistenza di un piano industriale con prospettive produttive, per fugare ogni possibile timore
relativamente ad eventuali tattiche di speculazione finanziaria.
Su testate nazionali il 10 maggio scorso si è letto che “La gestione Pignataro conta di realizzare subito con
Cedacri 19 milioni di sinergie sui costi e altri 29 milioni di risparmi a tendere” e che sarebbero “in molti a
ritenere inoltre che insieme Cerved e Cedacri potrebbero creare importanti sinergie sui ricavi e sui costi, a
iniziare da quello del personale”. Il prossimo 10 giugno è previsto un incontro illustrativo dell’operazione in
cui i lavoratori del Gruppo si aspettano giungano i doverosi chiarimenti: se non arrivassero, le reazioni non
si faranno aspettare
FABI
FISAC
UILCA
UNISIN