CHIUDE IN PASSIVO IL BILANCIO DELLA AMC, SOCIETA’ DI TRASPORTO PUBBLICO DI CASALE MONFERRATO

Apprendiamo in questi giorni tramite la stampa locale della chiusura in passività del bilancio della società pubblica del comune di Casale Monferrato, AMC.
Un fulmine a ciel sereno, oseremmo dire, poiché negli scorsi mesi, durante un incontro con il CdA, ci fu riferito che non vi era nulla di allarmante.
Alle nostre perplessità riguardo un possibile spacchettamento per poi svendere i comparti aziendali a soci privati, ci fu risposto che non vi era alcuna intenzione di procedere in tal senso.
Se le notizie apprese tramite la stampa sono veritiere, e tali operazioni hanno creato delle diseconomie in alcuni comparti, ci viene da pensare che questo modello lo abbiamo già visto sul nostro territorio come anticamera di svendite a soci privati di società pubbliche, molte volte passando attraverso procedure fallimentari. Ribadiamo quanto sosteniamo da anni: le società pubbliche devono essere messe in condizione di funzionare e non svendute o regalate
A dimostrazione di quanto sosteniamo, prendiamo come esempio quanto è accaduto in provincia nel settore trasporti con i relativi fallimenti e il subentro dei privati. Non ci pare che vi siano stati grossi miglioramenti; anzi, il servizio a volte è peggiorato e, in alcune zone della provincia, lo scuolabus ad esempio per un lungo periodo non è stato svolto.
Gli unici a vedere una differenza sono stati i lavoratori, che hanno visto peggiorare drasticamente la loro condizione lavorativa o l’utenza che si è vista molte volte senza servizio.
Il diritto alla mobilità delle persone dov’è finito, non può essere ritenuto solo indispensabile quando il lavoratori del comparto protestano!!!!!
Per un discorso di trasparenza, poiché si tratta di una società pubblica, abbiamo richiesto dati e relative documentazioni per vederci chiaro. Nel medesimo contesto, abbiamo richiesto un incontro con il comune di Casale Monferrato, in quanto proprietario, affinché ci venga chiarito cosa intende fare di AMC settore trasporti.
Pensiamo che ciò sia dovuto ai cittadini e ai lavoratori di quell’azienda.
Pretendiamo e vogliamo chiarezza!
Segretario Generale FILT-CGIL